Testimonianze di pellegrini
A un mese dal pellegrinaggio parrocchiale “Sulle orme di San Paolo” a Roma, pubblichiamo alcuni ricordi e testimonianze del viaggio.
1/3 maggio: pellegrinaggio a Roma sulle orme di S. Paolo. “Bello!”, mi dico, “una bella gita insieme ad un pò di amici della parrocchia”. “No!” mi rimprovera bonariamente don Davide, “si tratta di un vero e proprio pellegrinaggio”. Rimango sinceramente un pò scettica: i miei genitori sono da poco tornati dagli 800 km. a piedi a Santiago de Compostela e, al confronto, tre giorni di comodo tour de force a Roma mi sembrano una passeggiata. Ciononostante, in buona compagnia, decido di partire. Subito capisco quanto mi fossi sbagliata nei miei giudizi perché fin dalla benedizione impartitaci da don Gino alla partenza (anzi, in verità fin dai giorni precedenti alla partenza), mi sono resa conto che il vero pellegrinaggio non sta nei chilometri o nei sacrifici, ma nella predisposizione d’animo con cui uno si mette in cammino. Nel mio caso, ringrazio il Signore perchè mi ha donato la possibilità di godere di ogni minuto di questa esperienza fin nella profonità del mio cuore.
Ho assaporato tutto e ho vissuto molto intensamente i vespri dei monaci trappisti all’Abbazia delle Tre Fontane; la meravigliosa Messa del Pellegrino con la Confessione e l’Eucarestia a S. Paolo Fuori le Mura; la visita a S. Pietro con la vista della “Pietà” di Michelangelo, il saluto alla tomba di Giovanni Paolo II, di Giovanni XXIII, di Pio X, e molto altro ancora. Ho vissuto intensamente la pace della “Fraterna Domus” dove alloggiavamo; il Rosario alla Madonna celebrato nella tranquillità serale dei Colli romani; la splendida compagnia dei miei cari compagni di viaggio; e tutto fino ad arrivare all’apice della commozione davanti al Santo Padre che ci benedice e ci chiede preghiere per il suo viaggio in Terra Santa.
Per ragioni di tempo e di spazio molte cose non ho nominato ma conservo nel mio cuore gelosamente ogni momento di quegli intensi tre giorni e delle lacrime di emozioni vere che ho versato. Grazie mille a tutti gli organizzatori per l’opportunità che mi avete dato.
Cristina
La partenza per un pellegrinaggio è sempre un momento di gioia. Lo Spirito di partecipazione e le aspettative (personali) sono serenità, fraternità, condivisione; tutti sentimenti di pace interiori, vissuti, a mio parere, da tutti i partecipanti. Abbiamo soggiornato in località Sacrofano, poco lontano da Roma, nel villaggio “Fraterna domus”. Un ambiente meraviglioso in mezzo al verde, a contatto con la natura. Il tutto ha favorito un clima di preghiera e di riflessione. I momenti di trovarsi a tavola sono stati molto gioiosi, condivisi anche con persone fino allora sconosciute. Abbiamo visitato i luoghi dove San Paolo ha lasciato le testimonianze della nostra fede cristiana. Alla domenica abbiamo concluso il nostro pellegrinaggio in piazza San Pietro con la benedizione del Papa. Anche questo è stato un bel momento di partecipazione. Tre giorni sono pochi, però se trascorsi nella gioia e nell’amicizia resta sempre una bella esperienza di fede. Un ringraziamneto ed un elogio a don Davide Menegon, al diac. Franco Filiputti ed ai loro collaboratori per l’organizzazione e per le ampie spiegazioni.
Giuseppina
Cominciando dall’ inizio, il viaggio in pullman è stato faticoso però l’occasione di stare assieme con delle persone piene di valori ti fa passare tutta la stanchezza e sentire delle barzellette è sempre un piacere e non ci siamo accorti che eravamo già arrivati ad Arezzo.
Complimenti a chi ha organizzato il pellegrinaggio perchè il posto dove siamo stati alloggiati a Roma sembrava un angolo di paradiso.
Comunque siamo tornati più ricchi (spiritualmente parlando), e i monumenti di Roma non si possono commentare per quanto sono belli e Roma in sè è straricca di cultura.
Quindi il colmo è stato quando della finestra è arrivato il Santo Padre e sentire la sua voce dal vivo … non so voi, però io sono stata presa da brividi di emozione e la sua benedizione mi ha riempito di gioia, di fede e di speranza.
Iulia e Lucia
“E’ stata interessante la scoperta della figura di San Donato di cui praticamente non conoscevamo nulla e invece abbiamo scoperto una figura ricca di storie e interventi miracolosi. Ci ha fatto molto piacere ricevere in dono il primo calice in vetro in onore di San Donato.
Mi ha colpito la moltitudine della gente che si incontrava nei luoghi paolini, molti erano animati da intensa partecipazione nella preghiera e nel raccoglimento, nonostante la folla presente ovunque.
Ha fatto molta impressione vedere la prigione di S. Paolo e pensare alla forza della fede di una persona che resiste fedele e non rinnega Dio anche nelle situazioni di estremo abbandono.
I vespri della prima sera cantati dai monaci trappisti sono stati un momento di bellissima preghiera.
Aver visto i luoghi dove è passato San Paolo, mi ha portato una sensazione di gioia; è stato come una conferma della fede e un invito ad aderirvi con ancora più forza.
Un luogo che mi ha coinvolto molto è stato alla tomba di papa Giovanni Paolo II, soprattutto nel vedere molti giovani inginocchiati in preghiera lì davanti.
L’esperienza del pellegrinaggio è stata bella e serena per come è stato organizzato e per la sintonia che c’è stata tra tutti i pellegrini nei momenti passati insieme.”
Ofelia e Luigi