Ricordando Madre Elide Germondari
Il 24 dicembre 2023 è ritornata alla casa del Padre madre Elide Germondari, Suora della Riparazione. Per diversi anni ha vissuto nella nostra parrocchia a servizio dell’Istituto San Luigi e negli ultimi anni della sua presenza a San Donà ha seguito il “Gruppo Missionario Padre Sergio Sorgon”. La ricordiamo con gratitudine e affetto ringraziando per la sua gioiosa presenza nella nostra comunità.
Ci sono giunte alcune testimonianze su Madre Elide:
26 dicembre 2023: giorno del funerale – Testimonianza di Madre Maria Beretta
La morte di Madre Elide è stata contemporaneamente motivo di dolore e di gioia.
Dolore per la perdita di una Sorella carissima e gioia perché è morta da santa, pronta all’incontro con lo Sposo. Poche ora prima del trapasso disse: “Sono pronta e sono contenta!… Il bello deve ancora venire!”.
Volle lasciare un saluto ed un messaggio a tutte le persone care che portava nel cuore.
Madre Elide è stata una religiosa innamorata della vocazione e del carisma che desiderava condividere con tutti, in primis con i laici. È stata promotrice del laicato dal post-Concilio fino alla morte. Ha servito l’Istituto con intelligenza ed entusiasmo spronando le Sorelle al bene, con lo sguardo sempre proteso verso il futuro.
Nelle comunità è stata una presenza vivace e gioiosa e la sua santa morte ne ha dato conferma.
Ringrazio il Signore per avermela messa al fianco e sono certa che dal Cielo continua a seguirci.
Domenica, 14 gennaio 2024 – testimonianza al gruppo “Laici” di Riccardo Miotto
“Quarant’anni fa una donna mi ha preso per mano e mi ha accompagnato nel cammino della vita. È stata la madre della mia fede!”
Testimonianza di un docente
Madre Elide: suora della Riparazione.
È stata insegnante, preside, superiora, vicaria generale ma, soprattutto, Madre e Riparatrice.
Madre perché attenta a cogliere gli aspetti spirituali e a promuovere l’incontro col Signore in coloro che incontrava; personalmente posso dire che è stata la madre della mia fede ma posso anche dire che molte persone sono state condotte da lei lungo i percorsi della ricerca spirituale.
Sicuramente è stata una personalità esigente ma sempre aperta ad incontrare l’altro e ad accoglierlo a partire dalla sua dimensione e dalla sua fragilità.
In tutta la sua vita è stata una convinta riparatrice, sia nei confronti delle ragazze e dei ragazzi della scuola che dei loro genitori, tesa a dare valore alla persona oltre le apparenze e oltre ogni pregiudizio.
Andava incontro alla vita con intelligente allegria, felice anche di danzare nei momenti di festa.
Credo sia stata una delle persone più intelligenti che ho incontrato nella mia vita ma ciò non le impediva di seguire intuizioni impensabili, sempre pronta a salire in groppa al cavallo alato; ovunque dove è stata ha lasciato il segno rinnovando e progettando diverse realtà educative.
È stata lucida fino alla fine e le sue ultime parole sono state: “il bello viene adesso”.
Testimonianza di Madre Maria Motto
Carissima Madre Elide, zia Lellè per i nipoti e familiari,
a me pare di continuare la conversazione di sabato pomeriggio quando, accogliendomi con gioia, mi richiamavi però subito, dicendomi: “Perché non mi hai risposto ad un messaggio di tempo fa?” (che evidentemente io avevo sottovalutato) passando però subito lievemente alla richiesta di cantare insieme i mottetti eucaristici che solevamo cantare nelle adorazioni notturne.
“Suscipe,Domine, universam libertatem meam. Accipe memoriam, intellectum et voluntatem meam omnem…( Quidquid habeo vel possideo, tu mihi largitus es, et tibi totum restituo, ac tuae prorsus voluntati trado gubernandum. Amorem tui solum, cum gratia tua mihi dones, et dives sum (2) satis, nec quicquam aliud posco (2).) e “Oh pie Iesu, unica salus mea, refectio mea et potus meum…(sis gaudium meum et felicitas maea omnibus diebus vitae meae, o pie Iesu. Esse cum Iesu, dulcis paradisus, (2) …
Eri serena, contenta, pronta, “il meglio deve ancora venire” sono tue parole in quel contesto di ultimi giorni della tua vita sulla terra. Non basta un libro per raccontare la tua vita; ma di questo quadro stupendo traccio solo due pennellate.
Chi era Madre Elide? Una creatura leggiadra che sembrava camminare in punta di piedi sulla terra; bastava che vedesse un pianoforte e irresistibilmente suonava in primis “Chiaro di luna”, appellativo affibbiatole poi come matricola all’Università o sentisse “Danubio blu” per sciogliersi in passi di danza, ma da artista.
Una donna che viveva profondamente la comunione con Dio, amante della Madonna, di fede salda, di certezza di ogni valore eterno, ma altrettanto attenta a cercare e scovare quelle realtà umane più bisognose di redenzione, di aiuto, di solidarietà fattiva.
Aveva un senso vivo dell’accoglienza, che qualificava l’amicizia anche con Attilio, un poveretto che stazionava in piazza Fontana sul marciapiede della Curia e aveva trovato in lei ascolto, discussione anche di argomenti filosofici e teologici. Ad ogni nostro passaggio ne chiedeva notizie.
Sì, Madre Elide era una filosofa profonda e contemporaneamente sopra le righe, di quelle che, alla richiesta di una collega universitaria: “Di che corso sei?” rispose. “Di corso Magenta” ovvero dove risiedeva o che inseguiva il treno già in moto in partenza da Castelfranco – più e più volte, ne sono stata testimone – e il macchinista si fermava.
No, non era distratta, superficiale, ma semplice, essenziale, non voleva perdere tempo, ma soprattutto era tenace nel perseguire gli scopi prefissati. Fosse ottenere la promozione per le allieve che riteneva idonee, nonostante le resistenze di altri o sciogliere, sdrammatizzare le situazioni più complesse della vita delle’Istituto, delle persone che aveva incontrato e non mollava il colpo fino all’esito positivo, coinvolgendo chi poteva.
In questo suo modo di procedere richiamava la volontà di Padre Carlo Salerio che espresse nell’essere “fortiter nella sostanza” io direi nel vivere e proporre i valori, in primis spirituali, ma anche umani, ma “suaviter nei modi”.
Lei che aveva il cuore aperto all’accoglienza di chiunque a Lei si rivolgesse per qualsiasi necessità, sabato verso sera, perfettamente consapevole delle poche ore di vita che le rimanevano, dopo aver salutato e ringraziato chi di dovere, chi desiderava, disse: “Ora basta, spegniamo il telefonino, è finito il tempo dei messaggi”.
A noi Riparatrici non ricorda direttamente l’esperienza del Venerato Padre Fondatore, P. Salerio, quando al termine dei suoi giorni, dopo aver salutato Madre Orsenigo, la Fondatrice, disse: “Ora basta. Paradiso! Paradiso! Paradiso!”?
Mantenne anche in quel momento quella lucida analisi e consapevolezza della realtà manifestata fin dall’infanzia, quando bambina di due/tre anni, orfana di madre, seduta sulla soglia di ingresso della casa della tata (diremmo oggi) forse sua parente, sconsolata diceva: “Tutti mi fa, tutti mi fa, nisciun mi fa niente”.
Cosa ci lascia? La testimonianza delle virtù teologali: di una fede forte, della speranza cristiana, dell’amore di Dio e del prossimo.
Grazie, Madre Elide e arrivederci. Vivi nella gioia piena, abbraccia forte finalmente la tua mamma e i tuoi cari; non dimenticarti di noi ancora in affanno verso il Regno.
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+ Parole rivolte da Madre Maria Motto, consorella di Madre Elide e compagna per lunghi anni di vita religiosa, entrambe con responsabilità di Istituto e di Formazione nel mondo della scuola.
+ I sonetti in latino non sono stati ricordati per intero, solo nella prima parte, prima delle parentesi.
Madre Elide Germondari – notizie biografiche
Madre Elide è nata il 19 agosto 1932; è entrata in Istituto il 10 ottobre 1951;
ha professato i voti temporanei il 2 ottobre 1954 e i voti perpetui il 2 ottobre 1957.
Ha servito l’Istituto in diverse comunità come Insegnante, Preside, Superiora e Consigliera Generale.
Dal 1973 al 1991 è stata all’Istituto “Maria Assunta” di Castelfranco Veneto;
In questo periodo solo per un anno (1986) è stata a San Donà di Piave: “Istituto San Luigi”;
Dal 1991 al 2000 superiora della “Casa di Nazareth” di Milano;
Dal 2000 al 2006 superiora dell’“Istituto San Michele” di Rho (MI);
Dal 2006 al 2009 superiora all’“Istituto San Luigi” di San Donà di Piave;
Dal 2009 al 2015 Vicaria e Superiora di Casa Generalizia a Milano;
Dal 2015 al 2023 all’Istituto Addolorata di Varese in portineria.