Lettera di p. Siro Pellizzaro – Ecuador – marzo 2003

Sucua, 19 Marzo 2003.

Carissimi del gruppo missionario, ringrazio di cuore la vostra generosa offerta, che risolve tanti problemi di questa missione, che vive della Provvidenza. Ringrazio anche l’anonimo dell’offerta anteriore. Che Dio vi paghi e vi colmi di benedizioni.
Io vi ricordo sempre, specialmente nella S.ta Messa. Sento anche che formo comunità con voi nel lavoro missionario. Tutti lavoriamo secondo il nostro carisma per l’impiantazione del Regno di Dio: io in prima fila a contatto diretto coi pagani e voi assieme a me con la preghiera e anche l’appoggio materiale per la mia sopravvivenza e le spese della missione (La casa di formazione dei ministri indigeni; i veicoli per visitarli nei villaggi sparsi nella foresta: gli alimenti nei giorni di ritrovo e nei corsi di formazione, l’educazione dei trovatelli, la manutenzione dei religiosi indigeni che sto formando e che collaborano nella pastorale…).

Però la forza missionaria più grande è la preghiera, perchè solamente lo Spirito santo muove i cuori per la conversione e lo Spirito si ottiene con la preghiera. Dio lo concede senz’altro con la preghiera fatta con fede e con un cuore puro.

Pregate molto, pregate sempre per la nostra missione e raccoglieremo abbondanti frutti. giorni fa ero un pò scoraggiato perchè due dei miei collaboratori Papru-aents se ne sono andati via. Però adesso so che lavorano in altri vicariati, portando là la formazione che facevano qua.

Nel vicariato dei francescani il diacono che è andato via, sta formando i ministri shuar con corsi e visite ai villaggi. Anche l’altro sta animando le comunità cristiane shuar che vivacchiavano. Adesso è rimasto con me uno solo e lo formo con tutti i mezzi, sperando un sostituto nella mia vecchiaia. Il mio dovere è seminare; Dio farà germogliare.

Posso essere contento perchè, grazie al lavoro di questo seminario umile e nascosto nella foresta, quasi senza personale, ha una decina di Diaconi permanenti che lavorano nei vari vicariati dell’Amazzonia; una trentina di esorcisti, una quarantina di ministri della comunione e più di 150 animatori delle comunità cristiane dei villaggi, che fanno la celebrazione della Parola tutte le domeniche.

In quasi tutte le comunità ci sono anche le catechiste che portano avanti il catecumenato dei bambini e si formano in questo seminario con corsi e incontri mensili. E tutti sono shuar, i famosi chivari tagliatori di teste. La Chiesa shuar sta nascendo. Ancora un passo per avere dei preti e la nostra missione sarà compiuta.
Spero star con voi a fine luglio per riparare la mia “macchina” e continuare il lavoro con più energia.
Una felice pasqua che ci aiuti a risorgere con Cristo a una vera vita cristiana che ci porti alla felicità eterna.
tanti cari saluti a tutti voi e anche a monsignore e atutti i preti che sempre ricordo con affetto e gratitudine.
D. Siro M. Pellizzaro