L’Azione Cattolica riflette sull’immigrazione
L’Azione cattolica si interroga sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione degli stranieri. Qualche settimana fa, il gruppo Gaag (Giovani adulti-Adulti Giovani) dei tre vicariati di San Dona di Piave, Ponte di Piave e Monastier si è trovato a parlare sul tema, programmato da mesi, giusto pochi giorni dopo i fatti di Rosarno.
Prendendo spunto dai fatti di cronaca, da alcuni articoli di giornale (tra cui un editoriale dell’Avvenire), discorsi del Papa e documenti del Magistero, le riflessioni hanno toccato sia il problema dello sfruttamento del lavoro nero da parte della ‘Ndrangheta (fenomeno del caporalato), sia dell’immigrazione irregolare, prima ancora che clandestina.
La considerazione che emergeva era che a Rosarno si sia trattato prima di tutto di un problema di sfruttamento, prima ancora che di integrazione, posto che per questa era stato fatto ben poco nel corso degli anni, con responsabilità da parte di molte strutture e istituzioni pubbliche che avrebbero potuto fare ben di più anziché far finta di non vedere.
Prendendo spunto dai fatti di cronaca, da alcuni articoli di giornale (tra cui un editoriale dell’Avvenire), discorsi del Papa e documenti del Magistero, le riflessioni hanno toccato sia il problema dello sfruttamento del lavoro nero da parte della ‘Ndrangheta (fenomeno del caporalato), sia dell’immigrazione irregolare, prima ancora che clandestina.
La considerazione che emergeva era che a Rosarno si sia trattato prima di tutto di un problema di sfruttamento, prima ancora che di integrazione, posto che per questa era stato fatto ben poco nel corso degli anni, con responsabilità da parte di molte strutture e istituzioni pubbliche che avrebbero potuto fare ben di più anziché far finta di non vedere.
Sul tema dell’integrazione, è stato messo a confronto il caso Rosarno con quello di altre zone d’Italia (ad esempio la Val di Non), dove gli stranieri convivono senza problemi con gli abitanti della zona, e il loro inserimento viene visto come utile, oltre che necessario, all’economia locale.
L’intenzione emersa a conclusione dell’incontro era quella di attivarsi per offrire alle comunità locali delle occasioni per riflettere e approfondire l’argomento.
Sullo stesso tema anche il gruppo giovani del Duomo di San Dona e di San Pio X ha riflettuto nell’ultimo incontro, partendo sempre dal tema di Rosarno e affrontando poi gli aspetti legislativi che regolano l’ingresso in Italia degli stranieri.
Anche in questo caso la discussione ha fatto emergere la delicatezza della questione accoglienza e integrazione, con opinioni a volte contrastanti. Per approfondire e contestualizzare meglio l’argomento, nel prossimo incontro il gruppo ha già organizzato un incontro con un sacerdote diocesano che da anni lavora con gli immigrati e con i rappresentanti di associazioni e strutture che a livello locale operano a servizio degli stranieri. L’obiettivo è capire meglio cosa viene fatto sul territorio e cosa ognuno può fare, personalmente, a livello di atteggiamenti concreti, per favorire una sempre maggiore integrazione.
Renzo Rossetto
L’intenzione emersa a conclusione dell’incontro era quella di attivarsi per offrire alle comunità locali delle occasioni per riflettere e approfondire l’argomento.
Sullo stesso tema anche il gruppo giovani del Duomo di San Dona e di San Pio X ha riflettuto nell’ultimo incontro, partendo sempre dal tema di Rosarno e affrontando poi gli aspetti legislativi che regolano l’ingresso in Italia degli stranieri.
Anche in questo caso la discussione ha fatto emergere la delicatezza della questione accoglienza e integrazione, con opinioni a volte contrastanti. Per approfondire e contestualizzare meglio l’argomento, nel prossimo incontro il gruppo ha già organizzato un incontro con un sacerdote diocesano che da anni lavora con gli immigrati e con i rappresentanti di associazioni e strutture che a livello locale operano a servizio degli stranieri. L’obiettivo è capire meglio cosa viene fatto sul territorio e cosa ognuno può fare, personalmente, a livello di atteggiamenti concreti, per favorire una sempre maggiore integrazione.
Renzo Rossetto