“Ho intuito che lui è la risposta ai miei desideri…” Intervista a Francesca Giachetto
Nata nell’aprile del 1974 a San Donà da Maria e Alessandro, Francesca è una bimba sveglia e precoce. Rimane figlia unica, ma vive in una famiglia molto aperta ed accogliente, e già a nove anni entra a far parte degli scouts dell’oratorio.
Nel frattempo comincia a suonare il pianoforte e la sua carriera scolastica prosegue, dopo le scuole medie, con il liceo classico e la facoltà di lettere a Venezia. Sempre in quegli anni passa le varie branche dello scoutismo: dopo i lupetti, il reparto, il noviziato e il clan. Alla fine del cammino scout, all’età di 19 anni, la decisione di intraprendere la sua strada vocazionale fra le suore salesiane e dopo 10 anni raggiunge la tappa della professione perpetua (Mestre 7.09.03).
• Come ti è nata l’idea di farti suora?
Ho cominciato a pensarci mentre facevo l’animatrice alla proposta estate, mi piaceva stare in mezzo ai ragazzi, mi attirava il clima di famiglia che c’era tra i salesiani e dietro a tutto questo mi accorgevo che c’era il Signore
• Ma il matrimonio non ti attirava?
Certo, credo che il matrimonio attiri naturalmente chiunque, ma ad un certo punto capisci che sei fatto per qualcosa di diverso e che la rinuncia non ti priva ma orienta le tue forze altrove, comunque verso una completezza
• Come hai fatto a dirlo in casa?
Non mi ricordo se l’ho detto, comunque i miei l’avevano già capito. Mi hanno sempre lasciata libera e si sono fidati delle mie scelte
• E alle tue amiche?
Qualcuno era d’accordo e capiva; altri un po’ meno, ma tutti mi hanno sempre rispettata.
• Mai avuto dubbi?
Certo, credo che i dubbi siano molto importanti nel cammino di fede, perchè ti permettono di compiere il “salto” e di buttarti anche là dove non capisci che cosa voglia Dio da te.
• Cioè?
Ti fanno scegliere anche senza avere la “garanzia” (come per gli elettrodomestici) in mano.
• Di cosa avevi paura?
Di tante cose, di lasciare gli affetti, di affrontare l’ignoto, di non farcela, di aver preso un abbaglio…basta così?
• Come ti proponi ai giovani?
Come vuoi che mi proponga? Non sono un rappresentante, sono così come con tutti, una cristiana che cerca il Signore perchè ha intuito che Lui è la risposta ai miei desideri e alle mie domande più profonde. Una cristiana che fa fatica, che alle volte non capisce che è molto umana ma felice
• Cosa dai a loro, e cosa chiedi a loro?
Spero di non dare altro se non la passione di cercare Gesù, e non chiedo niente. Già la vita chiede molto, bisogna aiutarli a leggere ciò che vivono e a cercare il Signore nel quotidiano
• Quali difficoltà devi affrontare?
Quelle di altri cristiani che non vogliono cedere a compromessi con il mondo e con se stessi, ma credono di avere una vita sola che va spesa bene
• Come le superi?
Mi faccio aiutare da chi è più avanti di me, cerco di relativizzare molto pensando che la vita vera non è questa e dunque non serve affannarsi troppo.
• Che cosa ti rende felice?
Sapere di essere amata e di poter amare a mia volta.
a cura di Maria Cereser