Corsi senza più sposi
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I matrimoni, si sa, sono in continuo calo: ne davamo ampio resoconto in un articolo qualche anno fa. Adesso la “crisi” incomincia a farsi sentire anche prima, fin dai corsi di preparazione al sacramento del matrimonio. Non è una novità, ma un dato di fatto ormai da alcuni anni, che tra i partecipanti si registri la presenza di coppie “irregolari” ancora prima della celebrazione del matrimonio. Ad esempio coppie conviventi, nel caso più frequente: una scelta ormai considerata del tutto “normale” dai giovani, per testare, prima della definitiva unione, quella che sarà la futura vita coniugale.
Ma è notizia fresca delle scorse settimane che, in una delle parrocchie del vicariato di San Donà di Piave, un corso di preparazione non sia stato nemmeno effettuato per “mancanza di iscrizioni”. Erano solo cinque, infatti, le coppie che avevano presentato richiesta e che sono state indirizzate ad altri corsi che si tengono in questo periodo in altre parrocchie del vicariato.
Sulla questione si possono aprire tutta una serie di interessanti riflessioni. Prima di tutto sulle cause: certo potrà essere dipeso dalla collocazione in termini di giorno e orario degli incontri, come anche dal fatto che in questo periodo altre proposte vengono attivate in altre parrocchie della città o in quelle vicine. Se la notizia può forse destare un po’ di scalpore, ad un più approfondito esame emerge che già da tempo, in alcune parrocchie del vicariato, come ad esempio Meolo, Fossalta di Piave, Noventa o Mussetta, per citare le più popolose, non viene attivato nessun corso di preparazione al matrimonio. “Non è facile proporlo – ci dice don Mario Rossetto, parroco di Noventa di Piave -. Ci vogliono i relatori disponibili e delle coppie che si occupino della gestione dei gruppi. Noi già da anni indirizziamo verso i corsi proposti nelle altre parrocchie del vicariato, oppure verso il Centro diocesano di Pastorale familiare”.
Di fatto, quindi, in tutte le 17 parrocchie, quest’anno solo in tre viene organizzato il corso: Duomo di San Donà, San Pio X, dove è attualmente in svolgimento così come nella collaborazione di Musile e Passarella.
“Noi abbiamo circa una ventina di coppie iscritte – ci dice don Flavio Gobbo – moderatore della Collaborazione pastorale. Un numero comunque in calo rispetto agli ultimi anni. Il corso dura circa 10 incontri, che si svolgono prevalentemente di sabato sera e la domenica”.
Venticinque invece le coppie che hanno partecipato al corso presso la parrocchia del Duomo, che si tiene da ottobre a dicembre per 11 incontri con anche dei momenti di ritiro spirituale.
“La questione è delicata – ci dice don Gino Perin, vicario foraneo – è un tema su cui abbiamo iniziato a confrontarci tra preti, ma che abbiamo deciso di affrontare più avanti rispetto ad altri ambiti pastorali”.
Due gli aspetti che dovranno essere affrontati: una uniformità della proposta tra i vari corsi promossi e una sua unitarietà, nella necessità di ragionare sempre più in termini di collaborazione.
Renzo Rossetto
Pubblicato su “La Vita del Popolo”