Cara comunità mi presento…

Cara comunità di San Donà,
mi chiamo don Mattia Agostini, da qualche settimana sono il nuovo vicario parrocchiale del Duomo e collaboratore della collaborazione di San Donà.
Ho sostituito don Andrea Toso, il quale ha svolto il suo ministero qui per cinque anni e che ringrazio per avermi accompagnato nel passaggio di consegne prima di passare alla comunità di Roncade.

Mi presento: ho 29 anni, sono originario della parrocchia di Massanzago (nel padovano) e sono stato ordinato prete insieme a don Riccardo il 26 giugno di quest’anno. Prima di questo incarico ho svolto il mio servizio come seminarista nelle comunità di Scorzè e Cappella per tre anni. Innanzitutto sono grato al Signore per il dono di essere diventato prete, perché la Sua fedeltà continua a sostenere la mia scelta e mi guida anche in questo nuovo ministero che mi è stato affidato.

Sono anche grato al Signore perché posso muovere i miei primi passi nel ministero accompagnato da alcuni preti che già ho incontrato lungo il cammino, a partire da don Paolo che è stato infatti mio rettore in seminario quando frequentavo la Comunità Giovanile. Insieme a lui conosco molto bene anche don Riccardo e don Samuele, con i quali ho condiviso il cammino formativo in seminario durante gli anni nella Comunità Teologica. È bello anche poter condividere alcuni momenti di fraternità e di scambio con gli altri preti della collaborazione, come la preghiera sul Vangelo della domenica oppure i pranzi in canonica. Credo infatti che siano un’occasione di arricchimento reciproco e di crescita insieme nella relazione con il Signore Gesù per poter avere sempre più il cuore sintonizzato con il Suo.

Sono anche contento della grande accoglienza che ho respirato presentandomi durante le Messe della domenica e nelle attività pastorali e per questo desidero ringraziarvi di cuore.  All’inizio di questa mia esperienza a San Donà sento in me l’entusiasmo di iniziare una nuova avventura finalmente da prete, desideroso quindi di mettermi in gioco nelle realtà che mi verranno affidate. In modo particolare sento il desiderio di prendermi cura della realtà giovanile nei suoi vari gruppi e associazioni, ma anche desidero essere vicino agli anziani e i malati di questa comunità.

La cosa più importante che avverto è quella di non portare me stesso, ma di essere strumento, seppur limitato e fragile, della vicinanza di Gesù. Non nascondo anche un certo timore legato alla mia giovane età e alla inesperienza che ne deriva, perciò vi chiedo di avere pazienza con me, soprattutto in questo primo periodo. Tuttavia sono certo che il Signore non mancherà di sostenermi perché, come mi disse qualche anno fa un frate, “Il Signore non sceglie chi è capace, ma rende capace chi sceglie”.

Chiedo a ciascuno di voi di pregare per me, perché possa svolgere questo ministero con tanta umiltà, camminando insieme verso una comunione sempre più piena con Gesù e con i fratelli.
Don Mattia Agostini